La caldaia a condensazione rappresenta un’ottima soluzione per ottenere maggiore risparmio energetico. L’introduzione di recenti normative legislative sulla produzione di calore negli edifici condominiali con contabilizzazione di calore consente dunque la sostituzione nella centrale termica della vecchia caldaia presenti con quella a condensazione, che permette una produzione di calore più idonea alle esigenze dei singoli condomini, che come detto potranno godere di un significativo risparmio nei consumi energetici.Prima di affrontare le problematiche relative all’installazione della caldaia a condensazione e ai relativi costi in un condominio, conviene evidenziarne le caratteristiche ed i vantaggi derivanti dall’utilizzo.
Caratteristiche e funzionamento della caldaia a condensazione
Il principio su cui si basa il funzionamento della caldaia a condensazione è la capacità di riutilizzare il calore latente. In pratica, il vapore acqueo generato dalla combustione viene riciclato anziché espulso. Il vapore acqueo viene poi condensato negli scambiatori di calore liberando energia termica che rientra nel ciclo produttivo di acqua calda anziché disperdersi nell’ambiente come nella caldaia tradizionale.Tale processo fino a qualche tempo fa non era possibile perché nel vapore del gas erano presenti acidi e composti chimici che rovinavano o aggredivano le componenti metalliche delle caldaie. In seguito allo sviluppo di particolari tecnologie sui materiali e alla riduzione dei costi sui processi industriali, è stato possibile produrre caldaie a condensazione non soltanto a fini industriali, ma anche ad uso domestico e condominiale.Un sistema sostitutivo è la caldaia a pompa di calore, che consente cioè anche di funzionare come condizionatore oltre a produrre acqua calda e riscaldamento. Ciò consente di scaricare la spesa elettrica del raffreddamento sulle bollette del gas. Questo tipo di caldaie sono però più costose, più rumorose ed hanno modalità di installazione più problematiche. Ciò tende a far preferire la caldaia a condensazione piuttosto che quella a pompa di calore.Il risultato è dunque un rendimento maggiore nella produzione di riscaldamento ed acqua calda a parità di consumo energetico. Anche i costi di gestione si riducono perché il risparmio di gas può generare un risparmio fino al 40%.Fra le altre caratteristiche da tenere in conto in una caldaia a condensazione vi sono le componenti idrauliche, meccaniche ed elettroniche, che sono fondamentali per il suo rendimento e per la capacità di ottimizzare i consumi.Tipo di materiale utilizzato, capacità e grandezza dello scambiatore di calore hanno un impatto diretto su efficienza e rendimento energetico. Fra le altre voci bisogna tener conto delle caratteristiche meccaniche del bruciatore, del sistema di dosaggio del gas (o di altro combustibile), della capienza del vaso di espansione e dell’ampiezza del campo di modulazione. Tra le componenti elettroniche hanno particolare rilevanza le funzioni di automatismo e programmazione, come il controllo a distanza.In genere, una buona caldaia a condensazione ha una vita media intorno ai 15-20 anni. La durata varia a seconda delle capacità di gestione e manutenzione, che se effettuate efficacemente possono allungare la vita media.
La caldaia a condensazione condominiale, installazione e costi