Cucina openspace, come realizzarla e come organizzarla
La cucina openspace ha conquistato un posto di rilievo tra i trend dell'interior design degli ultimi anni. Questo stile di cucina, caratterizzato dalla sua integrazione con il soggiorno o la sala da pranzo, offre numerosi vantaggi. Esploriamo come realizzare e come organizzare una cucina openspace per creare uno spazio funzionale e accogliente all'interno della casa.
Senso di spaziosità, flessibilità nell'arredamento, luce naturale diffusa e maggiore socializzazione durante la preparazione dei pasti: la cucina openspace è una fucina di vantaggi che vanno oltre l'aspetto estetico.
Negli ultimi anni, complice la vasta gamma di soluzioni, sempre più persone hanno scelto questo stile di cucina in fase di progettazione o ristrutturazione della casa, specie quando si tratta di abitazioni con metrature non esagerate.
Come disporre un openspace
La disposizione di un openspace richiede attenzione e pianificazione per sfruttare al meglio lo spazio e creare un ambiente funzionale e armonioso. Con la giusta disposizione degli elementi, è possibile definire le diverse aree funzionali e creare una sensazione di continuità e coesione.
- Identificare le zone funzionali - La prima cosa da fare è identificate le diverse zone funzionali che si desiderano includere, come la zona cucina, la zona pranzo, la zona soggiorno e la zona di lavoro, se necessario. Questa identificazione aiuta a capire dove posizionare la cucina in un openspace e a organizzare lo spazio in modo logico. Quindi, è preferibile posizionare la zona cucina vicino all'area pranzo per facilitare il servizio dei pasti e assicurarsi che vi sia spazio sufficiente per muoversi liberamente nella zona di lavoro, se presente. In alternativa, se si vuole valorizzare i momenti di socializzazione, è possibile posizionare la cucina adiacente alla zona giorno.
- Predisporre il flusso di movimento - È importante predisporre un accesso facile a ogni area e che non ci siano ostacoli o angoli stretti che rendano difficoltosa la circolazione. Per creare un flusso armonioso nell'ambiente è necessario mantenere i corridoi e le aree di passaggio liberi da ingombri.
- Posizionare i punti focali - In fase di progettazione è essenziale capire i punti focali dell'openspace e posizionare gli elementi chiave in modo che si rivolgano verso di essi. Ad esempio, si potrà posizionare il divano di fronte al camino o alla finestra panoramica, o posizionare il tavolo da pranzo in un'area con una vista interessante. Questo permette di creare senso di equilibrio e un punto di attrazione visiva all'interno dello spazio.
- Sfruttare la luce naturale - Se l'ambiente dispone di luce naturale allora occorre sfruttarla al massimo nella disposizione degli elementi. In tal senso si deve evitare di posizionare mobili e oggetti che ostacolano l'ingresso della luce.
- Utilizzare elementi di separazione visiva - Nell'openspace è possibile definire visivamente le diverse zone utilizzando elementi di separazione visiva come tappeti, pavimenti diversi, librerie aperte o schermi decorativi. Questi elementi creano una divisione visiva senza interrompere l'apertura complessiva dell'ambiente.
Come dividere gli spazi in un openspace
La progettazione e l'organizzazione dello spazio sono fondamentali per poter sfruttare al massimo le potenzialità di questa soluzione innovativa e funzionale e per godersi uno spazio esteticamente gradevole, pratico e accogliente.
La cucina openspace deve essere integrata armoniosamente con l'area circostante, ma senza invaderla o diventarne la protagonista. Per questo, quando è disposta centralmente, è utile creare una zona di transizione tra la cucina e il resto dello spazio utilizzando elementi come un bancone o un'isola che fungono da divisorio visivo ma riescono a mantenere un senso di continuità e connessione tra gli spazi.
Armonia e divisione visiva. È importante capire come dividere gli spazi senza muri se si vuole creare un senso di continuità nell'ambiente e allo stesso tempo suddividere gli spazi in modo funzionale. Tra le idee più utilizzate c'è quella di inserire scaffalature aperte posizionate strategicamente tra le diverse aree. Si possono usare per esporre oggetti decorativi, libri o piante, aggiungendo un tocco di stile e personalità all'ambiente.
È possibile dividere l'ambiente con pareti divisorie mobili, come schermi pieghevoli, tende o pannelli scorrevoli, che consentono di separare gli spazi quando necessario e di aprirli completamente quando si desidera un ambiente più ampio. È tra le soluzioni più usate da coloro che cercano soluzioni su come organizzare openspace piccoli.
Sì all'uso dei complementi d'arredo come divisori, tra i quali spicca il divano. Dove posizionare il divano in un openspace per massimizzare il comfort e creare una separazione armoniosa dello spazio? È possibile posizionare il divano su un tappeto per delimitare chiaramente lo spazio del soggiorno, ad esempio.
A tal proposito si possono usare tappeti di dimensioni diverse per contribuire a creare una divisione visiva tra le diverse aree (soggiorno, sala da pranzo o zona conversazione) oppure posare pavimenti diversi per creare una distinzione tra le aree, come un pavimento effetto marmo in cucina e un pavimento in legno nella zona soggiorno. In alternativa è possibile creare diverse aree rialzate o scalini per separare gli spazi senza interrompere il flusso complessivo dell'ambiente.
È possibile inserire degli elementi verticali, come colonne o archi, per creare una divisione visiva senza ricorrere a una separazione completa. Le colonne e le diverse idee di arco tra cucina e soggiorno moderno aggiungono un tocco di carattere e struttura all'ambiente, definendo in modo sottile gli spazi senza comprometterne l'apertura.
Anche l'illuminazione può essere usata in modo strategico per realizzare divisioni visive in un openspace senza l'uso di muri e per creare un'atmosfera intima e accogliente: l'essenziale è capire come si fa a dividere la cucina dal soggiorno in uno spazio openspace. È sufficiente usare luci a sospensione o faretti direzionati per illuminare specifiche aree, come la zona pranzo o la zona conversazione.
Come illuminare un openspace?
L'illuminazione è un elemento chiave per creare un'atmosfera accogliente e funzionale in un openspace, oltre che per accentuare le caratteristiche architettoniche, definire le aree funzionali e migliorare l'aspetto generale.
È necessario sfruttare al massimo la luce naturale posizionando gli spazi di seduta e le aree di lavoro vicino alle finestre. Inoltre, è utile non schermare la luce utilizzando tende troppo pesanti o troppo scure, o posizionando oggetti che potrebbero ostacolare il passaggio della luce davanti alle finestre.
In tema di illuminazione è importante creare punti luce focali in modo da mettere in risalto specifiche aree o elementi all'interno dell'openspace. Ad esempio, si possono utilizzare faretti a soffitto o luci a sospensione per illuminare una parete con opere d'arte o una libreria con oggetti decorativi.
È possibile combinare diverse fonti di luce, dalle luci soffuse di applique e plafoniere, alla luce diffusa fino ad arrivare alle luci direzionali dei faretti regolabili. In questo modo si avrà un ambiente illuminato e si accentueranno specifiche aree o elementi architettonici.
Dal momento che l'openspace può essere utilizzato per diverse attività, è importante avere un'illuminazione adattabile: interruttori dimmer o luci a intensità regolabile aiutano a creare diverse atmosfere in base alle esigenze.
Quanti mq deve essere un openspace?
Quanti mq utilizzare per un openspace è un argomento molto importante da considerare per capire come organizzare openspace piccoli e grandi. L'obiettivo è sfruttare al meglio lo spazio.
In fase di ristrutturazione è bene sapere che la legge stabilisce le dimensioni minime delle stanze e lascia spazio anche all'integrazione di eventuali vincoli o restrizioni introdotti dai Regolamenti Edilizi dei singoli comuni.
A grandi linee, considerando che una cucina abitabile può avere una dimensione minima che va dai 5 mq fino ad arrivare ai 15 mq, una cucina openspace dovrebbe essere grande dai 14 mq ai 18 mq.
Quanto costa fare un openspace?
Quando si tratta di creare un openspace, oltre alla dimensione dell'ambiente, al tipo di lavori indispensabili e ai materiali usati, l'unicità del progetto e la creatività svolgono un ruolo fondamentale nel determinare i costi.
I costi professionali rappresentano un aspetto cruciale da considerare quando si tratta di creare un openspace. L'apporto di architetti e designer per l'ideazione, e di manodopera specializzata per la demolizione di muri, la sostituzione di rivestimenti e serramenti e/o la modifica impianti, può fare la differenza nel trasformare la visione in realtà. È importante valutare attentamente i costi associati ai servizi professionali e cercare professionisti che si adattino alle esigenze e al budget. Per affidarsi soltanto ai professionisti più affidabili, però, vi consigliamo di consultare una realtà specializzata come Fixool.
Infine, per pianificare il budget da destinare al progetto è indispensabile calcolare i costi dei lavori di demolizione o ristrutturazione (compresi la rimozione di muri, cambi di disposizione e posa di nuova pavimentazione), delle opere di rifinitura (come la realizzazione di pareti divisorie parziali) e dei materiali e delle finiture che si scelgono (come gli inserti in legno o le superfici in marmo). Anche gli arredi e i complementi d'arredo influiscono sul costo totale del progetto.
L'importanza di affidarsi a professionisti seri
L'idea di progettare un openspace in modalità fai da te è allettante, ma rischia di fallire tra muri portanti, spazi ridotti ed esigenze “ingombranti”. Contattare realtà come Fixool consente di entrare in contatto soltanto con professionisti affidabili e di realizzare un openspace secondo le aspettative. I costi professionali possono rappresentare una parte significativa del budget, ma è importante considerarli come un investimento per ottenere risultati funzionali e di qualità. Richiedi subito un preventivo per ristrutturare la tua cucina o realizzare un openspace!