Esaminiamo il concetto e la definizione di entalpia, approfondendo la grande importanza della concezioni degli impianti a bassa entalpia.In Europa, è oggi molto diffusa una tecnica per la climatizzazione degli edifici che avviene grazie all'ausilio di pompe di calore geotermiche. Secondo le stime dei più accreditati geologi italiani, questa tecnica, se sviluppata e impiegata su larga scala, sarebbe in grado di diminuire in modo importante e forse addirittura dimezzare, la spesa energetica del nostro Paese. Purtroppo questa tecnica di efficientamento climatico degli edifici, nonostante sia molto diffusa in diversi paesi europei, in Italia non viene ancora utilizzata su larga scala.
Entalpia definizione
L'entalpia, che solitamente viene espressa con l'unità di misura del Joule, è una funzione di stato che viene definita come la somma dell'energia interna e il prodotto della pressione, per il volume. Oltre all'unità di misura Joule, utilizzata per determinare l'entalpia, quest'ultima viene anche espressa in calorie. Potremmo definire l'entalpia come la quantità di energia interna che ogni sistema di tipo termodinamico sarà in grado di scambiare con l'ambiente esterno.Da un punto di vista meramente etimologico, il termine entalpia deriva dal greco antico; la parole nella lingua classica significa "portare il calore dentro o all'interno". In quanto alla letteratura scientifica, la parola entalpia compare per la prima volta nell'anno 1909, in una pubblicazione di J. P. Dalton. Nel corso degli anni sono stati utilizzati diversi simboli per definire l'entalpia; a partire dall'anno 1922, venne proposto dallo studioso Porter, di utilizzare la lettera H per definire l'entalpia. Ancora oggi viene utilizzata la lettera H.Il termine entalpia ha acquisito notevole importanza nel recente dibattito scientifico relativo allo sviluppo degli impianti a bassa entalpia.
Impianti a bassa entalpia
Gli impianti a bassa entalpia, sono sistemi che si servono delle pompe di calore geotermiche per portare il calore all'interno degli stabili. Questi impianti lavorano sfruttando lo scambio termico che avviene con il sottosuolo superficiale, servendosi appunto di apposite pompe di calore.A tal proposito, è bene sapere che il calore del sottosuolo proviene per lo più dagli strati interni della Terra; per questa ragione, gli impianti a bassa entalpia rientrano nella categoria delle fonti energetiche rinnovabili. Tuttavia, dovremo considerare che la pompa geotermica utilizzata per questi impianti consumerà energia poichè dovrà naturalmente essere alimentata.Sul tema degli impianti a bassa entalpia, si è tenuto lo scorso 28 giugno un importante convegno organizzato nella Capitale dal Consiglio Nazionale dei Geologi. Il convegno è stato intitolato "Geotermia a Bassa Entalpia". Il tema della valorizzazione e la promozione degli impianti a bassa entalpia è sicuramente molto attuale e dibattuto. Secondo il parere dei più autorevoli studiosi e geologi del Paese, l'industrializzazione e lo sviluppo in Italia di impianti a bassa entalpia potrebbe garantire in poco tempo la copertura di ben il 50% dei costi energetici complessivi del nostro Paese.Molte persone e addetti del settore energetico, rimangono tuttavia ancora parecchio scettici, in merito al reale efficientamento energetico che potrebbe garantire l'impiego di impianti a bassa entalpia.Con Fixool scopri tutte le novità in materia di energie sostenibili e rinnovabili.