Cartongesso curvo: cosa è e con che strumenti lavorarlo
State cercando un materiale pratico ed efficiente per le ristrutturazioni di casa? In questo articolo vi parliamo del cartongesso curvo!
Quando pensiamo ai pannelli in cartongesso, l'idea che abbiamo è quella di un materiale rigido e squadrato. In realtà, date la sua versatilità e flessibilità, può essere curvato facilmente. In questo modo potete realizzare senza alcun problema pareti curve o soffitti a cupola. Volete saperne di più? In questa pagina vi diamo tutte le informazioni da sapere relative al cartongesso curvo!
Cosa è il cartongesso curvo
Il cartongesso è un materiale leggero, versatile, e facile da lavorare. Tra le sue qualità spiccano la resistenza all'acqua, al fuoco, alla condensa, al vapore e all'umidità. Come se non bastasse, è anche insonorizzante e fonoisolante. Tali caratteristiche fanno sì che questo materiale sia tra i più utilizzati nei lavori edili. Forse non tutti sanno, però, che il cartongesso si può anche curvare. In questo modo riesce ad adattarsi facilmente a qualsiasi tipo di progetto.
Il cartongesso curvo, quindi, non è nient'altro che un pannello di cartongesso opportunamente lavorato per ottenere tale forma. Si tratta di una modellatura da effettuare in casa, dato che in commercio troverete solo i pannelli rigidi. Questi, solitamente, sono 2,50x1,50 m, hanno uno spessore tra i 6 e i 10 mm, e pesano intorno ai 5 kg. Ovviamente minore sarà lo spessore, maggiore sarà la flessibilità.
Non sapete come lavorare il cartongesso per curvarlo? Ve lo spieghiamo nei paragrafi successivi!
Il cartongesso curvo e come lavorarlo
Il cartongesso curvo si presta alla realizzazione di diversi lavori, quali ad esempio soffitti, pareti o velette. In questa sezione vediamo come realizzare un controsoffitto con questo materiale.
Per prima cosa, dopo aver fatto il progetto, dovete verificare la possibilità di realizzarlo sulla superficie in oggetto. Acquistate delle guide metalliche in un negozio di bricolage. Quindi, tracciando il tutto su un cartoncino che fungerà da sagoma, riportate la curvatura dell'intelaiatura e i due lati perpendicolari della muratura. Ora fissate le viti, a 5 cm circa l'una dall'altra, e lavorate a mano il profilo curvo che volete realizzare. Una volta modellato, inseritelo nel profilo a squadra e fissate ulteriori viti.
Per poter fare una corretta rasatura, la faccia esterna della lastra dovrà trovarsi a filo rispetto alla muratura. Così facendo non verrà utilizzato materiale in eccesso. Quando sarà posato, infatti, il cartongesso apparirà completamente liscio per via della stuccatura.
Ora dovete coprire la curvatura con il cartongesso. Di questo vi occorreranno due strisce, in quanto queste, opportunamente modellate, rappresenteranno le due metà dell'arco. A questo punto potete curvare il cartongesso. Per far ciò eseguite una serie di incisioni, molto vicine tra loro, sul lato posteriore. Evitate di dare dei colpi troppo rapidi o decisi, in quanto il cartongesso rischierebbe di spezzarsi. Quindi, esercitando una leggera pressione, modellate il materiale delicatamente.
Proseguite il lavoro utilizzando la rete per cartongesso sulle giunzioni e, con l'ausilio di una spatola, stuccate il tutto. Quindi fate passare qualche ora per dar modo di asciugare. A questo punto uniformate il tutto rimuovendo gli eccessi e ripulendo con la carta vetrata. Prima di poter imbiancare, fate passare almeno un'ora.
Differenze di lavorazione in base agli strumenti usati
Esistono principalmente due tecniche per modellare il cartongesso: a secco e a umido.
La tecnica di curvatura a secco prevede l'utilizzo di lastre sottili in quanto più semplici da piegare. Un'altra soluzione è invece quella che prevede che ogni curva in cartongesso venga fatta su misura, in modo da essere applicata direttamente sulla struttura. In questo caso non c'è la possibilità che si veda l'eventuale effetto poligono, in quanto questo viene nascosto dalla stuccatura e dalla verniciatura.
La seconda tecnica è quella della curvatura a umido. In questo caso la lastra non viene subito piegata, ma si ricorre ad un piccolo espediente. Per evitare che la lastra si spezzi nel corso della curvatura, infatti, si deve inumidire la zona sottoposta alla pressione. L'altra parte, invece, rimarrà del tutto asciutta. Quindi, ultimata la lavorazione, si stende una mano di pittura isolante per far sì che quella definitiva sia più uniforme. Per un risultato ottimale sono necessarie almeno due mani di pittura.
Cartongesso curvo: strumenti per la corretta lavorazione
Come avete potuto vedere nel procedimento della realizzazione del controsoffitto con cartongesso curvo, sono diversi gli strumenti che ci occorrono per un lavoro corretto. Vediamoli bene!
Gli accessori di cui avete bisogno per lavorare il cartongesso sono:
- il cartoncino: questo è importante in quanto serve per la realizzazione della sagoma descritta in precedenza;
- le guide metalliche seghettate: si tratta di accessori sagomati, i quali, essendo facilmente modellabili grazie a delle apposite alette di collegamento, servono per formare la struttura del progetto in cartongesso;
- le viti varie e un avvitatore: per fissare l'intelaiatura;
- i pannelli in cartongesso: i quali, per piegarsi più facilmente, devono avere uno spessore intorno ai 6 mm. Inoltre, per mantenere la piegatura, dovranno essere lasciati in forma per uno o due giorni;
- i tasselli per cartongesso: specifici per questo materiale.
Avete bisogno anche di questi strumenti:
- un taglierino: per ottenere le misure di cartongesso desiderate;
- una livella a bolla: la quale vi aiuta a capire se la struttura che state realizzando è perfettamente in piano e/o perpendicolare al pavimento.
Per stuccare, levigare, ed eventualmente pitturare, vi occorrono:
- un nastro a rete per cartongesso: per rinforzare le giunzioni da stuccare sul cartongesso;
- una spatola: per stendere lo stucco;
- ovviamente lo stucco;
- la carta vetrata;
- la vernice per cartongesso;
- pennelli vari.
Differenze tra gli strumenti per il cartongesso curvo
Facendo riferimento alle due tecniche di curvatura del cartongesso, non ci sono particolari differenze. In entrambi i casi, infatti, la modellatura del materiale avverrà a mano, senza l'ausilio di alcun utensile. L'unica differenza tra le due tipologie, è che la curvatura a secco, una volta fatte le incisioni ravvicinate sul lato posteriore, permette di piegare la lastra senza alcun accorgimento particolare. Nel caso della curvatura a umido, invece, è previsto che venga inumidita la parte sottoposta a pressione.
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