Nella vita di tutti i giorni entriamo a contatto e usufruiamo ampiamente di elettrodomestici che funzionano con il proprio surriscaldamento. Tra questi l'asciugacapelli, i forni elettrici, i ventilatori elettrici e molti altri, forse la maggior parte. Tutti questi tipi di elettrodomestici possiedono nella loro struttura un elemento chiamato termoprotettore. Vediamo di cosa si tratta e perché risulta essere un elemento di vitale importanza.
Che cosa è il termoprotettore
In grammatica il sostantivo “
termoprotettore” viene definito parola composta, perché è possibile dividerlo in due parti significative: protettore termico. Da qui il significato e il compito di tale invenzione risulta molto chiaro. Infatti il termoprotettore è quel componente che riesce ad individuare e bloccare casi di sovraccarico e anomalie a livello di corrente elettrica o addirittura cortocircuito. Esso infatti interrompe all'istante l'alimentazione. Ma non solo. Il termoprotettore interviene anche nel caso in cui ad esempio ci sia un problema nell'avviamento dell'elettrodomestico, troppi avviamenti ravvicinati o al contrario lentezza del motore all'avvio o quando quest'ultimo si sforza troppo. Insomma i casi in cui entra in gioco questo dispositivo sono vari.
Tipologie di termoprotettore
Esistono due tipologie di termoprotettori in commercio.Il primo è il termoprotettore a
riarmo manuale: possiede il pulsante di riarmo e il PTC ( sono termistori con resistenza bassa. Nei casi in cui la temperatura sale oltre 5° o 6° oltre la soglia, la resistenza sale fino a 100 volte e, grazie a un relè, il termoprotettore scollega il motore). In questo caso per riarmare il termoprotetore è necessario togliere l'alimentazione del dispositivo su cui si trova la resistenza.Il secondo tipo è il termoprotettore a
riarmo automatico: per riarmare il termoprotettore non è necessario fare nulla. Nel momento in cui la temperatura torna sotto la media l'azione si compirà da sé.
Cosa fare quando si guasta il termoprotettore
Come abbiamo visto sopra il compito di questi dispositivi è davvero fondamentale al fine di garantire la nostra
sicurezza in qualsiasi momento o situazione, per cui in caso di guasti si consiglia di rivolgersi a personale altamente qualificato.Prima del ritiro del pezzo i tecnici comunicano al cliente la spesa massima che potrà richiedere l'operazione. La consegna di solito avviene entro i 30 giorni. C'è da considerare il cosiddetto costo di chiamata che è pari a
45 euro compreso di iva e che comprende il trasferimento al domicilio, le spese organizzative, di mezzo e i primi 15minuti di lavoro dal cliente. Per quanto riguarda i piccoli elettrodomestici il ritiro e la consegna a domicilio del prodotto da
riparare è di 40 euro. Nel caso in cui, in base alla spesa probabile, non convenga operare con la riparazione, sarà il tecnico stesso ad avvisare il cliente. In tal caso le case madri prevedono delle permute a prezzi agevolati. Inoltre su ogni tipo di riparazione si effettua una garanzia di 6 mesi. Sicuri dell'efficienza e della professionalità dell'operatore, il cliente potrà semplicemente rimanere soddisfatto del lavoro finale.
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