Conto termico 2.0: le informazioni da sapere

Il Conto Termico 2.0 viene così definito perché aggiorna la versione del 2012 ed è sovrinteso dal GSE, ovvero il Gestore Servizi Energetici. Punta ad incentivare e a favorire azioni volte a rendere più efficienti sul fronte della produzione e dei consumi di energia abitazioni ed edifici. Pertanto il GSE stabilisce il tipo di provvedimenti, chi ha diritto e in quale misura ai contributi in funzione alle normative definite dal legislatore.Il Conto Termico 2.0 consiste nell'emanazione di bonus pari al 65% del costo effettuato da parte di aziende pubbliche e privati per migliorare l’efficienza energetica. Il GSE dispone di un fondo annuo di 900 milioni di euro, di cui 700 sono erogati ai privati e 200 alle aziende pubbliche.

Chi può usufruire del bonus conto termic0

Le modalità previste per usufruire dell’incentivo cambiano a seconda di chi ne fa richiesta. I privati debbono effettuare la richiesta di rimborso al termine delle attività con la modalità di accesso diretto. L’incentivo è così concesso in un unico pagamento se la somma è inferiore a 5 mila euro. Le aziende pubbliche usufruiscono della modalità di accesso diretto e di quella “a prenotazione”. Nel primo caso l’incentivo è pagato tutto ed è pari al 65% della spesa effettuata. Nel secondo caso viene versata una parte all'inizio ed il saldo a fine lavoro.Quando si tratta di privati gli incentivi si possono destinare a soggetti terzi e cumulare ad altri contributi se questi non sono statali. Per le aziende pubbliche la cumulabilità vale solo se gli altri contributi sono sempre statali. Quest’anno il Conto Termico 2.0 si estende a nuovi soggetti, le procedure di accesso sono più snelle e semplificate, i contributi erogati sono più alti ed i tempi di pagamento sono più brevi rispetto al passato.L’entità dei contributi varia a seconda del tipo di intervento. Per gli edifici ad energia quasi zero l’incentivo arriva al 65% del costo sostenuto. Per operazioni di isolamento termico l’incentivo è del 40%. La percentuale aumenta al 50% se tali attività si abbinano alla realizzazione e/o alla sostituzione. Il bonus sale al 65% se gli impianti puntano anche alla produzione di energia. Nel caso di altre attività volte al risparmio energetico si può scegliere se usufruire del Conto Termico 2.0 o dell’Ecobonus. Si può rimborsare, in modo differente a seconda di chi ne fa richiesta, l’APE, ovvero l’Attestato di Prestazione Energetica di abitazioni e/o edifici.Erogazione del bonusL’erogazione dell’incentivo avviene a seconda dell’entità della cifra. Può essere dato in un’unica soluzione se non supera i 5 mila euro, altrimenti è rateizzato per un periodo compreso fra i due e cinque anni. La modalità di pagamento varia se il versamento deve essere effettuato ad aziende pubbliche o a privati.Al fine di usufruire dei contributi del Conto Termico 2.0 il GSE descrive una serie di definizioni e di condizioni per potervi accedere, l’iter e i documenti per la presentazione della domanda. Vengono inoltre stabiliti la spesa della pratica, i criteri di cumulabilità con più incentivi, nonché l’elenco delle attività consentite al fine di ottenere i contributi rispettivamente per i privati e le aziende pubbliche.Il GSE prevede poi la compilazione di un documento cui prestare la massima attenzione perché successivamente si viene sottoposti a verifiche e controlli. A tale scheda deve poi essere allegata una serie di documenti che giustifichino i costi sostenuti e le diagnosi effettuate sugli impianti da sostituire e/o realizzare. Vengono infine precisate le tempistiche entro cui effettuare la presentazione della documentazione per poter usufruire dell’incentivo.Per essere sempre aggiornato sul conto termico 2.0 leggi il magazine di Fixool.
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