Una nuova legge del bilancio del 2018 ha introdotto una norma di interpretazione autentica su quanto si applica sui beni significativi per i lavori di
ristrutturazione edilizia.Più nello specifico si parla di quei casi in cui si applica
l’Iva 10 per cento per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della casa. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, partiamo dal concetto di iva.I
Cos’è l’iva ?
Iva letteralmente indica imposta sul valore aggiunto, indiretta ed applicata su produzione o scambio di beni e servizi. Tecnicamente il sistema di detrazione iva funziona in modo che l’ammontare sia pari al valore dell’iva sulle
vendite meno iva sugli
acquisti. Il fornitore poi accrediterá l’iva al cliente e la verserà all’erario secondo il modello F24.Si può comprendere che l’ IVA appartiene alla categoria delle imposte sui consumi che si differenziano in
monofase e
plurifase: nel primo caso viene applicata una sola volta ad esempio l’imposta sui
consumi che comprende cessioni dal produttore al commerciante. Nel secondo caso viene attribuita al processo produttivo-distributivo.L’IVA può essere considerata
un’imposta plurifase a valore aggiunto, ed essa grava sul consumatore finale in base al prezzo del bene ma a prescindere dal numero di passaggi subiti dal bene/servizio considerato.Ora che abbiamo illustrato generale di cosa sia l’IVA passiamo a comprendere come applicarla ai lavori di ristrutturazione.
IVA per la ristrutturazione edilizia
Prima di addentrarci nell’argomento si tratti, bisogna sapere che l’IVA è anche un’imposta il cui ammontare dipende dal prezzo del bene moltiplicata per
aliquota di riferimento. Le aliquote sono essenzialmente tre: 4% aliquota
minima che riguarda generi di prima necessità.10% aliquota
ridotta (quella che interessa il nostro caso) che riguarda servizi turistici ,alimentari ed edili; infine 22% che è quella
ordinaria che si applica a tutti i casi non rientranti nelle prime due sopra citate.L’iva in merito ai lavori di
ristrutturazione, può essere applicata solo fino alla concorrenza del valore della prestazione considerato al meglio del valore dei beni stessi. I beni in merito possono essere gli ascensori e i montacarichi, infissi interni ed esterni, caldaie, sanitari, rubinetterie, ecc.Per farvi comprendere meglio come funziona vi proponiamo un esempio pratico : se per la ristrutturazione del
bagno spendete 10.000 euro di cui 4.000 per prestazione lavoro e 6.000 per acquisto di bene significativi l’iva agevolata si ottiene solo sulla prima cifra che sta ad indicare la differenza tra importo complessivo dell’intervento e quello dei beni significativi (10.000 - 6.000= 4.000).
Come avere iva 10%
Arriviamo alla parte più importante dell’argomento, ossia come ottenere l’iva al 10%.Essa si applica a tutti i casi di recupero
edilizio: contratti di appalto, interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia che fa riferimento all’articolo 3, lettere C e al Testo Unico, disposizioni legislative in materia edilizia approvato con Dpr 6 giugno 2001 n380.L’iva ridotta si applica anche ai
benifiniti, ossia tutti quei beni che sono incorporati nella costruzione, che conservano la propria fattezza (porte, infissi, sanitari ecc).Per tutte le informazioni rivolgiti a
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