La recente
crisi economica ha prodotto varie conseguenze, la più importante delle quali è il cambiamento radicale di alcuni schemi mentali e consuetudini giornaliere nei consumi. È infatti nata la
necessità non solo di risparmiare dal punto di vista economico con delle
strategie anti sprechi, ma anche e soprattutto di avere un impatto ambientale ridotto, se non minimo.Da recenti
stime Fao, un terzo del cibo prodotto nel mondo va sprecato per un totale di ben
1,3 miliardi di tonnellate all'anno. Solo in Italia rimangono inutilizzati ben 5,5 milioni di tonnellate di cibo, pari a 12 miliardi di euro, senza contare l’ energia e acqua necessarie per produrle, i costi di smaltimento dei rifiuti e dell'impatto ambientale che comportano. Per ovviare a questo genere di problemi è possibile ricorrere a piccole e grandi strategie anti spreco.
Spesa e conservazione di alimenti
Da uno studio condotto dall’
Associazione dei consumatori Adoc, nel
67% dei casi, lo spreco deriva proprio da una
spesa eccessiva. Un ottima abitudine sarebbe invece quella di pianificare una semplice lista della spesa (attenersi strettamente ed esclusivamente ad essa) e dotarsi di una buona borsa termica in cui riporre i prodotti facilmente deperibili.Un secondo aspetto da tenere presente è la
conservazione dei cibi: è fondamentale riporre gli alimenti nel frigo coperti e lontani dalle pareti dell'elettrodomestico.
Energia ed acqua
Le principali fonti di consumo di energia elettrica nelle abitazioni sono gli
elettrodomestici, in particolare il forno elettrico, il
frigorifero (che assorbe meno potenza ma è sempre acceso), la lavatrice e la lavastoviglie, oltre all’illuminazione dei locali e ai numerosi
dispositivi elettronici (TV, computer, tablet, cellulari, videogiochi) che richiedono un’alimentazione per il funzionamento e la ricarica.Quando ci si allontana da casa, è consigliabile spegnere tutti gli elettrodomestici e non lasciarli in
stand-by (una modalità quest’ultima che comporta un consumo, in media, del
15% della corrente elettrica utilizzata in un anno da una famiglia, per una spesa di almeno
50-60 euro l’anno.). Un modo facile per ottenere questo risultato è acquistare un set di comode
prese multiple dotate di interruttore, da spegnere nei momenti di inutilizzo dei dispositivi, per esempio quando si esce di casa o si va a dormire.Un’altra regole nota è quella di scegliere ed acquistare elettrodomestici che appartengono ad una
classe energetica più adatta. Queste sono usualmente indicate da frecce colorate di varia lunghezza: più corta è la freccia e migliore è la classe energetica dell’apparecchio. Quelli di
classe A o superiore (A+, A++) sono i più efficienti, cioè consumano meno energia a parità di servizio svolto.Inoltre le
lavastoviglie di ultima generazione utilizzano
pochissima acqua per ciclo di lavaggio, una minima quantità rispetto a quella che si userebbe per lavarli a mano (basti pensare che per ogni minuto d’acqua corrente si consumano in media 20 litri di acqua). Se non disponete di un apparecchio di ultima generazione, utilizzate la lavastoviglie solo a pieno carico (idem per la lavatrice): quest’accortezza vi permetterà un risparmio annuo di acqua di almeno 8000 litri.Un suggerimento anti spreco che potrebbe invece interessare a coloro che possono vantare il famoso “
pollice verde” riguarda la
modalità di irrigazione delle piante sul terrazzo o del giardino di casa. Per completare questa attività potrai ricorrere alle cosiddette “acque grigie”, ossia quelle acque che in casa sono state già adoperate per altro uso, come il risciacquo delle verdure. Sarà sufficiente raccoglierle in una bacinella posizionata sotto il rubinetto.Scopri su
Fixool altri preziosi consigli sul risparmio di cibo, acqua ed energia!