Stucco: scopri tutti i consigli d'uso e le precauzioni
Lo stucco è uno dei materiali più utilizzati nell'edilizia, solitamente impiegato per rivestire o decorare muri e soffitti. Gli stucchi, però, non sono tutti uguali. Ecco una breve guida per scoprire tutto quello che c'è da sapere su questo prodotto.
Come è composto lo stucco
Questo materiale è un fine impasto a base di cemento e gesso e, se epossidico, arricchito di resina epossidica. Tuttavia, la sua composizione è molto variabile e dipende da dall'uso che deve esserne fatto. In molti, casi, infatti possono essere aggiunti degli additivi acrilici o delle fibre di vetro per aumentarne la resistenza e la facilità di lavorazione.
Lo stucco può essere:
- veneziano: miscela di polvere a base di marmo (in piccole quantità), calce aerea, grassello di calce ed acqua;
- per legno: pasta cremosa composta da gesso di Bologna, colla animale e pigmenti per ottenere le diverse colorazioni;
- per plastica: a base di resina poliestere con cariche minerali;
- metallico: prodotto poliestere catalizzato.
Sulla base dell'utilizzo e della resa, possiamo distinguere gli stucchi in tre diverse tipologie:
- in pasta: pronti all'uso e molto duraturi;
- in pasta alleggerita: pronti all'uso, più leggeri e semplici da stendere;
- in polvere: adatti per lavori più grossi e impegnativi, non sono pronti all'uso ma devono essere miscelati con acqua.
Da questo breve elenco risulta ben chiaro come lo stucco sia un prodotto di differente composizione e quanti diversi tipi siano presenti in commercio, per rispondere alle esigenze più disparate.
A cosa serve lo stucco
Lo stucco serve per rasare, riempire e ricostruire pareti, soffitti e pavimenti. In passato, specie nell'architettura rococò e barocca, veniva sfruttato per la sua funzione decorativa, per realizzare cornici, sovrapporte o contornare aree in chiese e palazzi. Oggi, invece, viene utilizzato soprattutto come materiale di giuntura tra più elementi architettonici o per la rasatura di muri in cartongesso.
A seconda dell'utilizzo che bisogna farne, è necessario servirsi di diversi tipi di stucco. Quello veneziano ad esempio, permette di decorare le pareti ottenendo una superficie molto liscia, mantenendo però allo stesso tempo un effetto in rilievo.
Per correggere piccole imperfezioni, come ad esempio fori o crepe, occorre invece utilizzare degli stucchi più adeguati a questo scopo e che si adattino al materiale su cui vengono impiegati, sia questo cartongesso, legno, plastica o metallo.
Gli stucchi epossidici vengono utilizzati in particolare nei luoghi molto umidi, come bagni e cucine, per riempire le fughe delle piastrelle. Questa soluzione è dettata dal fatto che si tratta di prodotti resistenti all'acqua, non soggetti allo sporco e che, soprattutto, evitano la comparsa di muffe e funghi nei vari giunti.
Avvertenze d'uso
Prima di applicare lo stucco, è necessario pulire bene la superficie su cui si va a lavorare: in presenza di polvere e sporcizia, infatti, non aderirebbe. Bisogna inoltre prestare attenzione ad acquistare gli stucchi più adatti alle singole necessità, facendosi aiutare dal venditore in caso di poca sicurezza.
Per chi non esperto in materia, è sempre meglio utilizzare stucchi pronti all'uso. Qualora invece si preferisse un prodotto da miscelare, è bene affidarsi alle indicazioni contenute al suo interno per quantificare le dosi corrette e per trovare consigli relativi a tempi e condizioni di utilizzo dello stucco.
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